La storia e le accuse a carico di Monia Bortolotti, la mamma sospettata del duplice infanticidio dei figlioletti Alice e Mattia morti a distanza di un anno l’una dall’altro.

Il nome di Monia Bortolotti è finito sulle prime pagine dei giornali per le pesantissime accuse mosse a suo carico nel 2023. Secondo gli inquirenti avrebbe ucciso i figli, due bimbi di 4 e 2 mesi, a distanza di un anno l’uno dall’altro e sarebbe stata arrestata dai Carabinieri di Bergamo all’esito di una lunga indagine. Ecco la sua storia.

Chi è Monia Bortolotti: la biografia

Monia Bortolotti è stata arrestata nel 2023, all’età di 27 anni, sospettata dell’uccisione dei due figli di 4 e 2 mesi, Alice e Mattia, inizialmente creduti morti per cause naturali a distanza di un anno l’una dall’altro.

Camionetta dei carabinieri
Camionetta dei carabinieri

La donna accusata del duplice infanticidio è nata in India il 17 maggio 1996, sotto il segno del Toro, e secondo quanto riportato dal Corriere della Sera sarebbe stata adottata quando aveva un anno da una coppia della Val Seriana.

Monia Bortolotti, stando alle informazioni emerse sulla sua biografia, sarebbe stata l’ultima orfana di Madre Teresa di Calcutta ad arrivare in Italia prima della morte della santa.

La donna sarebbe stata battezzata in Italia e sarebbe cresciuta con i genitori adottivi Laura e Pietro, che poi si sarebbero separati.

Monia Bortolotti e l’accusa di duplice infanticidio

Monia Bortolotti, riporta ancora Il Corriere, si sarebbe poi trasferita a Pedrengo, in provincia di Bergamo, per stare con il compagno. Dopo essere rimasta incinta, avrebbe lasciato il suo lavoro di insegnante di ballo per dedicarsi alla famiglia.

Ed è proprio a Pedrengo che, secondo l’accusa, avrebbe ucciso i suoi due figli neonati a distanza di un anno l’uno dall’altro. Prima la piccola Alice, ricostruisce Ansa, il 15 novembre 2021 all’età di 4 mesi: per gli inquirenti, Monia Bortolotti avrebbe soffocato la figlia e avrebbe riservato lo stesso atroce trattamento al secondogenito Mattia il 25 ottobre 2022.

La donna aveva allertato il 112 per la bambina il cui decesso, inizialmente, sarebbe stato attribuito a un presunto caso di “morte in culla“. La scomparsa del secondo figlio, avvenuta in analoghe circostanze, avrebbe spinto i carabinieri a indagare fino ad ipotizzare l’omicidio volontario dei due figli neonati.

L’autopsia sul corpo del bambino, riporta ancora Ansa, avrebbe individuato come causa della morte “un’asfissia meccanica acuta da compressione del torace“. Un’azione di soffocamento, stando all’accusa, volontaria e portata a termine con l’obiettivo di uccidere.

Scoperta questa evidenza sul corpo del bimbo, la Procura di Bergamo avrebbe disposto la riesumazione della sorellina maggiore. Le condizioni del cadavere, in avanzato stato di decomposizione, non avrebbero però permesso di arrivare a elementi risolutivi per le indagini.

L’ipotesi è che i bambini siano stati uccisi con un cuscino e, riferisce l’agenzia di stampa, secondo gli inquirenti il movente degli omicidi sarebbe da rintracciare nella “incapacità della madre di reggere alla frustrazione del pianto prolungato dei bambini“.

Sui social, dopo aver appreso dei primi sospetti degli investigatori sul suo conto, Monia Bortolotti avrebbe pubblicato diversi post tra cui uno in cui avrebbe parlato proprio dei bimbi e dell’inchiesta sulla loro morte:

Ho sempre detto che non sarei riuscita a sopravvivere se anche il mio secondo bimbo mi avesse lasciato… Ed era vero, vado avanti solo per proteggere l’amore immenso che provo per i miei bimbi dalle accuse della Procura, perché i miei bimbi erano tenuti come gioielli, erano perfetti, erano la gioia che cercavo da una vita“.

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ultimo aggiornamento: 6 Novembre 2023 13:47


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